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22.02.2014 - Microsoft riduce del 70% il prezzo di Windows 8.1 per contrastare Big G | ||
Al fine di favorire l'adozione del Sistema Operativo Windows 8.1, finora limitata anche dalla fortissima concorrenza rappresentata dai tablet e dai notebook low-cost, come i Chromebook di Google e i tablet Android-baseb, Microsoft sta effettuando una notevole riduzione del prezzo del suo OS, pari a circa il 70%. Lo afferma una, peraltro non meglio precisata, fonte che ha rivelato la strategia di MS all'autorevole Bloomberg: nel report, pubblicato alcune ore fa, si apprende inoltre che il taglio del prezzo di Windows 8.1 non avrà un carattere massivo, dal momento che esso sarà riservato ai system builder che utilizzano tale Sistema Operativo per l'equipaggiamento di prodotti il cui costo per l'utente finale non superi la soglia dei 250 dollari. [Immagine ad alta risoluzione] In accordo alla fonte, i produttori avranno a breve la possibilità di acquistare la licenza d'uso di Windows 8.1 e di installarlo su sistemi hardware low-cost a fronte di un investimento pari a $15, nettamente inferiore al costo attuale che è pari a $50. Inoltre, lo sconto sarà applicato esclusivamente in funzione del prezzo al dettaglio del computer, indipendentemente da altri parametri, come la tipologia del sistema e le dimensioni. In base ai risultati del fatturato relativi all'ultimo trimestre si evince che Microsoft ha dovuto registrare, a malincuore, il dominio di Google nel settore dei computer a basso costo, dove Big G può vantare sia l'ampia adozione del suo OS Chrome da parte dei vendor di tablet che la buona crescita della domanda per i Chromebook, equipaggiati con l'ambiente Chrome OS. Senza contare che è sempre più in crisi l'intero comparto dei computer tradizionali di tipo desktop e notebook, storica quanto fruttuosa risorsa di MS e dei suoi Windows, rispetto ai quali gli utenti finali preferiscono gli smartphone e i tablet. In riferimento al mercato di questi ultimi, dominato da Apple e Google con uno share aggregato del 95%, si prevede un trend di crescita, in termini di volume delle vendite, pari al 16% fino al 2017. E in questo scenario, Microsoft non può evidentemente restare a guardare. Collegamenti |
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