Il 2018 dovrebbe essere un anno non particolarmente esaltante per i produtti di motherboard commercializzate con l'ausilio di brand molto noti agli utenti finali dal momento che questo business dovrebbe ridursi del 10%. E' questa una previsione che proviene da fonti vicine ai fornitori taiwanesi dei componenti impiegati per la fabbricazione delle schede madri.
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Per fissare le idee, il volume complessivo delle motherboard brandizzate è passato da 75 milioni di unità, relativamente al 2013, a poco meno di 50 milioni di esemplari nel 2016: e per il 2017 si stima un ulteriore calo che dovrebbe determinare un numero totale di motherboard brandizzate immesse sul mercato pari a 43 milioni.
I due player dominanti nel settore, ovvero Asustek Computer e GIGABYTE Technology, stanno vivendo situazioni contrapposte. In particolare Asustek, in virtù di una quota di mercato pari al 70%, sta dominando il comparto strategico delle motherboard per gaming, che assicura profitti notevoli in virtù del prezzo medio di vendita, o ASP (Average Selling Price), elevato di tali componenti.
GIGABYTE Technology, invece, ha fatto registrare un calo del numero di schede madri immesse sul mercato, che è passato da 16.2 milioni, relativamente al 2016, a 12.6 milioni nel 2017, a causa della messa in atto di un processo di ristrutturazione aziendale che ha avuto, evidentemente, effetti negativi sull'immediato ma destinati, in accordo alla fonte, ad attenuarsi in gran parte nel 2018.
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