Il prezzo dei prodotti basati cui circuiti elettronici, siano essi integrati o discreti, rischia di essere influenzato, aumentando verso l'alto, da una nuova problematica riconducibile alla scarsa reperibilità di materie prime.
Più in dettaglio, in accordo a un recente report di DigiTimes, è ora la volta dei componenti discreti di tipo passivo, ed in particolare dei condensatori in alluminio, poichè la necessità di lockdown in Malesia e Indonesia, a seguito della pandemia da COVID-19, ha compromesso la produzione di tre maker di grande rilevanza per il mercato internazionale.
Le fabbriche di tali player (Chemi-Con, Nichicon e Rubycon), infatti, sono state chiuse a seguito di lockdown per la maggior parte dei mesi di luglio e agosto. E, per fissare le idee, queste strutture alimentano circa il 50% del mercato mondiale dei condensatori in alluminio, in accordo alla fonte.
Si stima che questo scenario, e più in generale una forte riduzione della capacità produttiva, possa rimanere immutato nel corso dell'anno corrente, mentre dei miglioramenti sono attesi per il 2022, anche se naturalmente resta complesso fare previsioni a medio e lungo termine.
I condensatori in alluminio sono impiegati per la realizzazione di un ventaglio molto amplio di dispositivi elettronici che include gli apparati per il 5G, i sistemi tipicamente impiegati per il work-from-home e i veicoli elettrici (EV).
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