Dopo il notevole successo di vendite riscontrato negli ultimi anni, i dischi rimovibili noti come Mini Drive o Pen Drive USB (cfr. figura 1) hanno raggiunto un elevato livello di perfezionamento dal punto di vista del design e del contenuto tecnologico che essi mettono a disposizione a fronte di un ingombro fisico molto limitato. I principali punti di forza di questi componenti sono essenzialmente ricondicibili alla elevata capacità di memorizzazione che essi offrono - la maggior parte dei produttori ha in listino anche modelli da 2Gb - ed alla conformità allo standard USB 2.0, che ha determinato la piena compatibilità dei drive con le motherboard di recente concezione ed un sensibile incremento delle performance.
Figura 1
Nello stesso tempo, al pari di altri prodotti del segmento informatico, il prezzo di acquisto dei Pen Drive è diminuito sensibilmente negli ultimi mesi rendendo di fatto tali unità, ed in primis quelle ad elevata capacità, particolarmente idonee alla memorizzazione ed al trasferimento di ingenti quantità di dati tra computer non appartenenti alla stessa rete e/o non collegati ad Internet. Ed è in questa ottica che trova la sua ragion d’essere primaria la necessità di ottimizzarne le prestazioni dal punto di vista del bit rate ovvero del numero di bit inviati dal disco rimovibile all’host in fase di lettura e dall’host al disco rimovibile in fase di scrittura. Ottimizzare questo parametro significa, dal punto di vista macroscopico, ridurre il tempo di attesa legato alle fasi di spostamento dei dati.
In questo tutorial ci proponiamo di analizzare gli step necessari per raggiungere questo obiettivo, nel caso particolare in cui il computer a cui venga connesso il disco rimovibile sia configurato con uno dei Sistemi Operativi della famiglia Microsoft Windows XP; ai nostri fini non hanno rilevanza alcune feature dell’hardware, come la tipologia del processore centrale o lo standard di funzionamento delle porte USB, ed eventuali aggiornamenti del software, come l’installazione di uno dei Service Pack distribuiti da Microsoft per questi ambienti. Il Pen Drive utilizzato a titolo esemplificativo è una unità della Iomega le cui caratteristiche peculiari sono la capacità, pari a 128Mb, e l'aderenza allo standard USB 2.0.
Il sistema così concepito, che è il nostro sistema di riferimento nell'ambito di questa guida, risultando essere il caso tipico più diffuso tra gli utenti Windows, non ridurrà in maniera significativa l’utilità assoluta della guida stessa.