La rivelazione proviene dal sito Xbit Labs che ha citato alcune considerazioni di un analista statunitense di mercato, Doug Friedman, particolarmente attento alle evoluzioni del settore dell'IT e della tecnologia in generale.
In accordo a Doug Friedman NVIDIA potrebbe acquisire il chip-maker Advanced Micro Devices o, considerando il ben più noto acronimo, AMD, suo diretto competitor mediante in primis i prodotti commercializzati con il marchio ATI, per "reingegnerizzarne la struttura tecnica ed amministrativa" e renderla capace di "generare maggiori profitti".
Il vero motivo alla base dell'azione di NVIDIA sarebbe però, in base al report di Friedman, la necessità di contrastare una ben precisa politica di Intel, e, sostanzialmente, della stessa AMD, dal momento che entrambe le aziende sono capaci, a differenza dell'inventore delle GeForce, di vantare già una roadmap che porterà alla realizzazione di processori centrali con un core grafico integrato. Acquisendo AMD, NVIDIA potrebbe diventare il primo competitor di Intel nel settore legato all'integration di CPU/GPU.
Un reale ostacolo alla strategia NVIDIA è però rappresentato dalla non trasferibilità della licenza, frutto di un accordo tra AMD e Intel, per la produzione di chip dotati di supporto per le istruzioni x86 e per altre tecnologie Intel. Ciò equivale a dire che, se NVIDIA vuole davvero contrapporsi ad Intel nei prossimi anni, dovrà consentire alla stessa Intel l'assoluto monopolio delle cpu x86.
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