In accordo a una dichiarazione concessa da Tom Bossert, un membro dello staff dell'amministrazione Trump, al Wall Street Journal, l'attacco pirata avvenuto durante la scorsa estate, passato alla storia come WannaCry, sarebbe opera della Corea del Nord.
Bossert ha osservato che questa conclusione arriva a seguito di accurate indagini che hanno condotto gli U.S. verso una simile evidenza; inoltre, in accordo al politico statunitense, altri Paesi, come il Regno Unito, e grandi organizzazioni private, come Microsoft, concordano con questa tesi.
Bossert non ha fatto riferimento a uno specifico gruppo dedito all'hacking, o a una organizzazione specifica, che abbia potuto sferrare e gestire l'attacco WannaCry per conto della Corea del Nord.
Ricordiamo che il virus di tipo ransomware impiegato per il cyberattacco ha compromesso circa 300.000 computer in 150 nazioni nel luglio del 2017, generando un danno economico che gli esperti stimano in otto miliardi di dollari.
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