Con il seguente comunicato stampa, HP ha annunciato che il Sistema Operativo webOS, divenuto un asset della società a seguito dell'acquisizione di Palm, avvenuta lo scorso anno, diventerà presto un software Open Source, unitamente al suo framework ENYO.
HP ha precisato inoltre che, nonostante tale decisione, non mancherà il suo contributo sia in termini di sviluppo che di supporto per webOS; tuttavia la community Open Source, in accordo al gigante statunitense, può fornire alla piattaforma già di Palm una "potenza di sviluppo" fondamentale per il miglioramento delle sue applicazioni e dei web service, o, in una parola, per le "apps".
Un effetto collaterale, e quanto mai ricercato, è senza dubbio la contrapposizione con Android di Google: ora webOS si candida infatti, come non mai, a rappresentare una alternativa (Open Source) per i produttori di device hardware mobile, che finora hanno fatto ricorso esclusivamente all'OS di Google.
Questo annuncio di HP segue quello dell'abbandono del mercato dei tablet e degli smartphone; è evidente che l'azienda ha deciso un cambio di rotta (per certi versi analogo a quello con cui ha scongiurato il preannunciato spin-off della sua divisione PC, ndr), come conferma una recente intervista del suo CEO, Meg Whitman, il quale ha rivelato che HP punta ad utilizzare webOS per l'equipaggiamento dei tablet PC.
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