Samsung Electronics potrebbe usare due differenti SoC per l'equipaggiamento dei suoi prossimi smartphone flag-ship Galaxy S6. Lo afferma una speculazione proveniente da Taiwan, in accordo alla quale il maker coreano avrebbe pianificato la produzione di gran parte dei suoi Galaxy S6 (80-90%) con un SoC della linea Exynos sviluppato in-house, mentre la parte rimanente dovrebbe essere equipaggiata con il chip Snapdragon 810 di Qualcomm.
Il rumor giustifica questa strategia con le problematiche di surriscaldamento esibite dallo Snapdragon 810: di fronte a queste Samsung avrebbe deciso di avviare la produzione in volumi dei Galaxy S6 con un SoC proprietario e di utilizzare la soluzione di Qualcomm soltanto quando la criticità sarà risolta.
Il SoC Exynos del Galaxy S6 sarà fabbricato con un processo tecnologico a 14nm FinFET (questo nodo, quindi, dovrebbe essere pronto per i volumi di produzione entro la fine del trimestre corrente, ndr), mentre il chip Snapdragon 810 è prodotto da TSMC con un processo la cui geometria è a 20nm.
Non è la prima volta che Samsung adotta una simile politica per uno smartphone di fascia alta: sono state commercializzate, infatti, due versioni dei prodotti Galaxy S4, una con SoC Snapdragon e un'altra con SoC proprietario, indirizzate peraltro a mercati differenti anche in termini di tecnologie di rete.
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