Il gigante nipponico delle telecomunicazioni SoftBank e la nota azienda britannica ARM, che sappiamo essere specializzata nella progettazione dei processori impiegati in un ampio range di sistemi mobile e non solo, hanno annunciato il raggiungimento di un accordo che determinerà l'acquisizione di ARM da parte di SoftBank a fronte di un investimento equivalente a 32 miliardi di dollari.
ARM è sostanzialmente il player dominante nel mercato dei chip, o SoC, per i sistemi mobile, tra i quali gli smartphone (inclusi gli iPhone di Apple), i tablet, i sistemi indossabili e i notebook, e per i server e altri dispositivi, come gli apparati di rete. I produttori dei chip che equipaggiano i sistemi elencati in precedenza effettuano il pagamento delle royalties ad ARM in qualità di autore della progettazione dei SoC.
SoftBank potrebbe essere stata spinta verso l'acquisizione di ARM dalla volontà di recitare un ruolo di primo piano nel nascente mercato legato all'Internet of Things (IoT), dove la capacità, tipica di ARM, di progettare chip caratterizzati da una efficienza energetica molto spinta potrebbe fare la differenza nei prossimi anni.
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