Intel potrebbe lasciare completamente il business legato alla produzione di chip per conto di terzi. Lo si apprende da un report pubblicato dal sito DigiTimes che cita, a sua volta, fonti taiwanesi vicine al comparto della fabbricazione dei dispositivi elettronici a semiconduttore.
Questa possibile mossa strategica di Intel non dovrebbe, tuttavia, destare troppa meraviglia, dal momento che il gigante statunitense non ha mai dato una grande importanza al business citato in precedenza, che è attualmente dominato da TSMC e, in seconda battuta, da Samsung e, infine, da GlobalFoundries.
Per fissare le idee, Intel ha sempre praticato prezzi più elevati rispetto a quelli delle aziende concorrenti, da un lato, e non ha mai rifornito clienti di primissimo piano o gestito ordinativi legati a grandi volumi di produzione, dall'altro.
Inoltre, il ritardo accumulato per il lancio della piattaforma di nuova generazione a 10nm, ora atteso nella seconda parte del 2019 (per fissare le idee, il nodo a 7nm di TSMC è in produzione dalla seconda parte del 2018), può aver pesato e favorito la scelta di Intel che, a questo punto, dovrebbe essere sempre più focalizzata sulla fabbricazione dei propri chip.
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