Intel ha annunciato il rilascio, nel corso del terzo trimestre del 2023, di un driver grafico in grado di incrementare in maniera significativa le prestazioni delle schede grafiche A-Series - che sappiamo essere equipaggiate con GPU basate sull'architettura Arc Alchemist - con le librerie grafiche Microsoft DirectX 11.
Più in dettaglio, il nuovo driver, in merito al quale Intel non ha peraltro condiviso la data di pubblicazione, garantisce un boost prestazionale, quantificabile in una crescita del 19% del frame rate medio con i videogame basati sulle API DirectX 11, rispetto al driver messo a disposizione degli utenti in corrispondenza del lancio delle GPU Arc Alchemist.
Per fissare le idee, le GPU Arc Alchemist sono state progettate da Intel per fornire il supporto nativo delle API grafiche DirectX 12 e Vulkan. Tuttavia, a seguito del lancio delle schede grafiche A-Series, gli utenti hanno segnalato una resa non soddisfacente con le API grafiche delle precedenti generazioni.
Per indirizzare questo scenario, Intel ha già rilasciato nei mesi scorsi un aggiornamento del driver che si è rivelato in grado di rendere le GPU Arc Alchemist fino al 43% (questa percentuale deve essere intesa come un valore medio, ndr) più veloci con i titoli basati sulle API grafiche DirectX 9.
E con il nuovo driver, in arrivo entro la fine di settembre (2023), una analoga evoluzione è quindi attesa anche per i videogame basati su DirectX 11 che, analogamente a quelli che utilizzano DirectX 9, non offrono la massima esperienza di gioco in termini grafici ma sono ancora molto diffusi nell'ambito degli e-sports.
Per misurare il boost prestazionale quantificato con un 19% in termini di frame rate medio, i tester di Intel hanno impiegato un sistema equipaggiato con una CPU Core i5-13400F e con una scheda grafica Arc A750.
Impiegando una CPU più potente, come il Core i9-13900K, il miglioramento non supera al 12%, ed è questo un risultato che può essere ricondotto al fatto che la riduzione di carico computazionale per il processore, ottenibile con il nuovo driver di Intel, si "sente" di meno nello scenario di CPU lontana dal sovraccarico.
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