L'Intel Developer Forum (IDF) di Shangai ha segnato l'annuncio, da parte del chip-maker americano, del prossimo ingresso nel mercato dei drive a stato solido, o Solid-State Drive (SSD), che possono essere considerati come la naturale evoluzione degli hard drive magnetici. Gli SSD, essendo basati completamente su una circuiteria elettronica che include in primis chip di memoria in tecnologia flash, offrono migliori prestazioni e maggiore affidabilità rispetto agli hard drive tradizionali. Il loro limite attuale è l'elevato costo.
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Finora Intel ha recitato un ruolo marginale nel settore delle SSD, mettendo a punto una tecnologia nota con l'acronimo di TSOP - Thin Small Outline Packages - che permette la realizzazione di drive a stato solido con capacità limitata (fino a 16Gb).
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Ma nel secondo trimestre dell'anno corrente la scena è destinata a cambiare: Intel si contrapporrà senza mezzi termini al colosso del settore, ovvero Samsung, proponendo SSD da 1.8 e 2.5 pollici, con capacità di memorizzazione variabile da 32Gb a 160Gb.
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