I televisori LCD basati aulla tecnologia LED-backlit si avvicinano a conoscere la prima vera diffusione di massa nel corso dell'anno corrente, allorquando il divario di prezzo ad oggi esistente con gli LCD tradizionali, tecnicamente indicati con la terminologia di unità CCFL (Cold Cathode Fluorescent Lamp) backlight in virtù della tecnologia utilizzata per illuminare il pannello, si ridurrà in misura strettamente connessa al cosiddetto "premium price".
Quest'ultimo, che rappresenta un fattore consistente nella determinazione del prezzo finale dei prodotti, e coincide in soldoni con una maggiorazione del prezzo end user attuata dai vendor in virtù della elevata qualità e/o capacità di innovazione insite nella tecnologia su cui il prodotto è basato, calerà fino al 50% in accordo a Paul Peng, VP di AU Optronics (AUO), un gigante taiwanense nel settore della produzione dei pannelli utilizzati per l'assemblaggio dei televisori LCD, già partner, oltreché di Samsung, anche di BenQ, Apple e ViewSonic.
Anche se al momento il costo di produzione dei televisori a LED da 40-inch è superiore di ben il 50% a quello dei televisori CCFL backlight, molti vendor ne hanno già ridotto il prezzo di circa 5/6 punti percentuali nel corso dello scorso mese di gennaio 2010, al fine di guadagnare strategiche fette di mercato e anche in virtù di una lieve riduzione dei costi di produzione favoriti dalla maturazione del processo di fabbricazione.
Al momento la quota di mercato degli LCD a LED è pari al 10% a livello globale: in accordo a Peng, essa salirà fino al 20% entro la fine del 2010, tuttavia la domanda di LCD a LED crescerà in maniera impetuosa soltanto quando il gap di costo con le varianti a CCFL si ridurrà fino al 20-30%.
Alla fine del 2010 i televisori a LED commercializzati nel mondo raggiungeranno la quota di 30 milioni, partendo dai 3.5 milioni del 2009.
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