Intel potrebbe ritardare, di un trimestre, il lancio dei suoi nuovi processori fabbricati con un processo a 22nm e tipicamente indicati con il nome in codice di "Ivy Bridge": più in dettaglio, le nuove cpu, destinate a spingere in phase-out gli attuali chip "Sandy Bridge", non saranno più commercializzate alla fine del 2011 ma a marzo (versioni per desktop) e ad aprile 2012 (versioni per sistemi mobile).
Alla base della decisione di Intel vi sarebbe la necessità di ridurre i costi, dal momento che la produzione degli "Ivy Bridge" comporta l'introduzione di un livello di integrazione più spinto (22nm, appunto) e la conseguente necessità di gestire una nuova fabbrica in grado di garantire l'implementazione del nuovo processo.
Naturalmente a pesare in maniera determinante sulla ripianificazione di Intel è il trend negativo che, a livello mondiale, sta facendo registrare la domanda dei PC, a seguito dello scenario, più generale, di recessione economica che è attualmente in corso.
E' parimenti evidente che un simile contesto può risultare non poco favorevole al competitor storico di Intel, ovvero AMD, dal momento che il produttore degli Athlon e dei Phenom ha più tempo a disposizione per favorire la penetrazione commerciale dei suoi nuovi processori basati sull'architettura multi-core "Bulldozer", prima di dover fronteggiare l'arrivo dei più evoluti chip "Ivy Bridge".
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