L'elevata tolleranza rispetto al regime di overclocking, che i processori FX di AMD possono notoriamente vantare, è stata portata di recente in prossimità dei suoi limiti dall'overclocker tailandese "ksin", che ha configurato un chip dual-core a 32nm con socket AM3+, ovvero il processore AMD FX-8150 "Zambezi", la cui frequenza di clock nativa è pari a 3600MHz, in maniera tale da imporre alla cpu una frequenza operativa pari a ben 8805MHz.
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Un simile valore è stato ottenuto combinando il valore del moltiplicatore (29x), che è sbloccato in tutti i processori FX, con una frequenza di clock di base pari a 303.29MHz; il tester ha anche innalzato la tensione Vcore, impostandola a 1.86V per stabilizzare l'hardware ed eseguire il benchmark Super PI.
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Il sistema di test, oltre al processore di AMD, era composto da una motherboard ASUS Crosshair V Formula e 4GB (2 x 2GB) di RAM DDR3 di ADATA operante a 1417MHz.
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La metodologia adottata per il cooling ha naturalmente imposto il ricorso ad una soluzione artigianale basata sull'azoto liquido.
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