In qualità di fornitore delle GPU impiegate per l'assemblaggio delle schede video la californiana NVIDIA ha rafforza la propria posizione dominante nei confronti dell'unico reale competitor, ovvero AMD, nel corso del terzo timestre dell'anno corrente.
E' questo il risultato di uno studio condotto dall'agenzia specializzata Jon Peddie Research: nel terzo trimestre si è registrata, più in dettaglio, la crescita della quota di NVIDIA nel mercato delle video card discrete, divenuta pari al 70%, e la conseguente contrazione di quella di Advanced Micro Devices, calata fino al 30%.
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E' questo un dato significativo poichè rappresenta il mutamento di una situazione sostanzialmente cristallizzata (o "flat" come si dice in gergo) dal 2010, in base alla quale le quote di NVIDIA e AMD erano tipicamente collocate intorno al 60% e al 40% rispettivamente.
Alla base di un simile risultato vi è naturalmente il merito, da parte di NVIDIA, di aver commercializzato a settembre video card high-end, come le GeForce GTX 970 e GeForce GTX 980, le cui gpu sono basate sulla nuova architettura Maxwell, particolamente efficiente e performante.
Alle quali AMD ha risposto riducendo, anche in maniera sensibile, i prezzi dei suoi prodotti più performanti basati sulle gpu Hawaii, come le Radeon R9 290X e Radeon R9 290.
I dati di Jon Peddie Research evidenziano che questa strategia se ha permesso, da un lato, di limitare i costi dello sviluppo nel breve, e forse nel medio, periodo, dall'altro ha incontrato scarso gradimento da parte degli utenti, siano essi OEM oppure consumatori finali.
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