Le prossime librerie grafiche DirectX 12 di Microsoft, incluse nel Sistema Operativo Windows 10, che nel corso della prossima estate sarà disponibile come
aggiornamento gratuito per tutti i possessori di Windows 7 o Windows 8, possono rappresentare una incredibile opportunità per il successo commerciale
dei processori di AMD.
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E' questo il messaggio subliminale che affiora da un set di slide realizzate da Advanced Micro Devices e pubblicate di recente on line. Le
diapositive mettono in risalto che, a differenza delle attuali API DirectX 11, le nuove DirectX 12 consentono l'esecuzione in multi-thread dei
task inclusi nel cosiddetto command buffer.
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Il command buffer può essere schematizzato come un registro che, nella fase di rendering di una scena 3D, include tutti i task che devono essere eseguiti dalla CPU. Tuttavia, con le API DirectX 11 (e analogamente con le versioni precedenti) la gestione dei task del command buffer DirectX-related viene eseguita in ambiente single-threaded, per cui in questo senso le peculiarità di una CPU multi-core non sono realmente utilizzate.
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DirectX 12, invece, consente di distribuire tra tutti i core del processore i task presenti nel command buffer e, in particolare, quelli relativi alle componenti runtime e al driver delle API grafiche: in tal modo, da un lato, si utilizzano pienamente le risorse hardware a disposizione e, dall'altro, si ottiene un incremento prestazionale, a parità di configurazione.
In un simile scenario un processore come il chip octa-core FX-8320 di AMD (reperibile a fronte di un costo pari a $170 nel mercato internazionale) potrebbe quindi aumentare la sua capacità attrattiva mentre la politica di Intel, che preferisce commercializzare in ambito consumer, e in special modo nel segmento mainstream, CPU con un numero non elevato di core potrebbe risultare penalizzata.
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