A poche settimane dal lancio della video card Radeon R9 380X, l'ultima scheda video, in senso temporale, ad essere dotata di una GPU Tonga (sebbene per motivi commerciali il nome in codice del chip è stato aggiornato con Antigua), ha raggiunto il Web un interessante report inerente proprio il processore grafico Tonga.
Più in dettaglio, in base a una dichiarazione attribuita dalla fonte, rappresentata in questo caso dal sito PC Perspective, a Raja Koduri, che in AMD ricopre il ruolo di Senior Vice President e Chief Architect per il Radeon Technologies Group, il chip Tonga è stato progettato per lavorare con il frame buffer mediante un bus a 384-bit.
[Immagine ad alta risoluzione]
Tuttavia, Advanced Micro Devices ha deciso di ridurre a 256-bit l'ampiezza del bus relativa ai chip grafici Tonga realmente commercializzati, limitando quindi il numero di configurazioni realizzabili con tale SKU, oltre al livello prestazionale complessivo ottenibile con tali prodotti.
[Immagine ad alta risoluzione]
Alla base di una simile scelta vi sono ragioni di natura commerciale: in altre parole, la versione di partenza del chip Tonga con bus a 384-bit avrebbe condotto verso la realizzazione di video card equipaggiate con frame buffer di dimensioni maggiori, pari ad esempio a 6GB, e, più in generale, alla immissione sul mercato di prodotti che si sarebbero collocati sul mercato in una fascia superiore, che al momento non interessa ad AMD.
[Risorse correlate]