Ubisoft, in qualità di publisher del game Assassin's Creed Origins, ha preso ufficialmente posizione in merito a una recente speculazione in base alla quale le prestazioni del titolo fossero significativamente limitate a causa del DRM Denuvo utilizzato dagli sviluppatori per scongiurare il problema della pirateria.
Più in dettaglio, in accordo a un report pubblicato inizialmente dal sito TorrentFreak, la tecnologia alla base del DRM Denuvo impiega un metodo, denominato VMProtect, che tenta di nascondere il codice, e più in generale, di complicare le analisi orientate alla reverse engineering.
Tuttavia questa soluzione richiede, nel corso dell'esecuzione di Assassins Creed Origins, una ingente quantità di risorse del processore, stimate in un range che va dal 35% al 40%. Tra le conseguenze di questa feature vi è anche quella di elevare i requisiti minimi per l'esecuzione del titolo.
Con una dichiarazione ufficiale, Ubisoft ha invece smentito questo rumor sottolineando che il sistema di protezione antipirateria di Assassin's Creed Origins non ha alcun impatto avvertibile sulle prestazioni del software.
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