AMD ha ribadito di recente la propria posizione in merito alle vulnerabilità delle CPU - indicate sinteticamente come Meltdown e Spectre e individuate dal gruppo di ricerca Google Project Zero (GPZ), specializzato in analisi focalizzate sulla sicurezza informatica, nel corso del 2017 - mediante una comunicazione a cui ha dato inizialmente risalto nel Web il sito HardOCP.
Advanced Micro Devices ha sostanzialmente ribadito che le proprie CPU non sono interessante dalla vulnerabilità Meltdown. Per quanto riguarda, invece, la vulnerabilità Spectre, AMD ha sottolineato che ne esistono due varianti, indicate come GPZ Variant 1 e GPZ Variant 2, e che i propri chip non sono interessati dalla prima variante mentre sono, al momento soltanto in linea teorica, esposti a exploit che sfruttano la seconda variante.
Di conseguenza, pur ribadendo che a oggi non è stato ancora dimostrato che la vulnerabilità GPZ Variant 2 sia utilizzabile anche con i processori AMD (questo scenario sarebbe determinato, in accordo al chip maker, dalle differenze architetturali esistenti tra i propri chip e quelli di Intel), il produttore statunitense, spinto da "un eccesso di zelo", ha reso disponibili comunque degli aggiornamenti del microcodice.
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