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Il futuro del gaming secondo Google: focus sulla piattaforma cloud Stadia
a cura di Giacomo Usiello | pubblicato il 24 marzo 2019
Una dei prodotti e servizi più interessanti tra quelli presentati alla conferenza GDC 2019 è certamente Stadia, la piattaforma di game steaming basata su cloud in arrivo dal gigante Google.
Gli obiettivi di Stadia sono molto simili a quelli delle altre soluzioni di streaming dei videogiochi che l'hanno proceduta senza però ottenere un riscontro e un successo rilevanti tra gli utenti finali.
Utilizzando uno dei principi cardine del cloud computing, ovvero la concentrazione della potenza di calcolo esclusivamente sulla nuvola, e dunque nella infrastruttura posseduta e gestita dal fornitore dei servizi cloud, Stadia punta a rendere possibile il gaming high-end anche a coloro che non posseggono sistemi client, come i PC, basati su una configurazione high-end.
In base alle indicazioni di Google, in corrispondenza del lancio di Stadia sarà possibile giocare in 4K HDR con un frame rate pari a 60fps in valore medio; in futuro il servizio è destinato ad evolversi ulteriormente consentendo il gaming in 8K a 120fps.
Dal punto di vista tecnologico, i cluster di server Google dedicati al servizio Stadia utilizzano CPU Intel x86, non meglio identificate e certamente sviluppate ad hoc, che lavorano a 2.7GHz, e GPU AMD che integrano 56 Comput Unit, garantiscono una potenza di calcolo pari a 10.7 teraflops e si integrano con la memoria video HBM2.
Stadia prevede l'impiego di un controller con il quale non soltanto è possibile interagire con il game ma anche metterlo in pausa per poi riprendere utilizzando altro client: ad esempio è possibile passare dal PC o dal Chromebook allo smartphone, e così via.
Google non ha ancora ufficializzato la data di lancio del servizio Stadia, limitandosi a specificare che nel corso del 2019 sarà introdotto negli U.S. e, inoltre, in UK, Canada e alcune nazioni europee.
Infine, non è ancora chiaro se gli utenti finali dovranno abbonarsi per accedere al servizio o acquistare di volta in volta i singoli giochi.
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