AMD ha sostanzialmente ufficializzato di non avere in programma l'adozione di misure finalizzate a ridurre le prestazioni delle sue video card con le applicazioni mining-oriented. Ed è questa una strategia che la differenzia, e non poco, da NVIDIA.
Il chip designer californiano, infatti, ha lanciato di recente la GeForce RTX 3060: questa scheda grafica è stata progettata per il gaming e un pò meno per il mining in virtù di un apposito controllo che riduce in automatico l'hash rate, e quindi le prestazioni, in ambito mining della criptovaluta.
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AMD Radeon RX 6000 Series |
Lo si apprende da una dichiarazione concesa al sito PC Gamer da Nish Neelalojanan, un product manager di AMD, il quale ha sottolineato che non è intenzione dell'azienda decidere cosa gli utenti possano, o non possano, fare con il proprio hardware.
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AMD Radeon RX 6900 |
In merito alle perfomance deludenti delle Radeon RX 6900 XT in termini di hash rate - queste soluzioni flag-ship esibiscono infatti hash rate comparabili a quelli delle ormai obsolete Radeon RX 5700 XT - il manager di AMD ha chiarito che questo scenario riflette una precisa scelta progettuale effettuata con le GPU e le card basate su RDNA 2.
Infatti tali prodotti sono stati ottimizzati per il gaming e utilizzano, a tal fine, soluzioni architetturali, come la feature Infinity Cache, che riducono la banda complessiva della memoria di sistema in favore dei videogame. In tal modo, le prestazioni con altre applicazioni, come il mining, risultano essere penalizzate.
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