Sony Ericsson ha recentemente preannunciato il taglio di 2000 dipendenti in risposta ad un bilancio certamente non roseo in relazione al secondo semestre dell'anno fiscale corrente. Sony Ericsson, che per unità vendute è al quinto posto tra i produttori di telefoni cellulari, dopo Nokia, Samsung, Motorola e LG Electronics, ha infatti registrato nel Q2 delle perdite per 3.17 miliardi di dollari, mentre i volumi commercializzati sono passati dai 24.9 milioni di unità dello scorso anno ai 24.4 attuali, nonostante la diminuzione del prezzo medio per unità (ASP, Average Selling Price, ndr), passato da $197.50 a $183.
In accordo a Dick Komiyama, che svolge il ruolo di CEO per la joint venture tra Sony e Ericsson, nell'azienda "è in corso una riorganizzazione a livello globale in termini di attività e di risorse finalizzata a rispondere al meglio alle esigenze dettate da un settore di business particolarmente competitivo" e che il taglio "determinarà per Sony Ericsson un risparmio di $474 milioni di dollari all'anno".
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