Non è decisamente un buon momento per Micron, storico produttore di memorie in tecnologie DRAM e Flash, costretto a fronteggiare forti perdite per un totale di 344 milioni di dollari soltanto nel quarto trimestre del corrente anno fiscale. Al fine di salvaguardare la sua stessa sopravvivenza, l'azienda a quindi deciso di ridurre il personale di circa il 15% a livello globale entro i prossimi due anni.
In particolare la fabbrica di memorie Flash di Micron situata a Boise, nello stato statunitense di Idaho, diminuirà la produzione di circa 35.000 wafer da 200mm per mese dal momento che è diminuita la richiesta da parte del suo principale "cliente", IM Flash Technologies (o IMFT), una joint venture tra la stessa Micron e Intel.
Alla base della cattiva situazione finanziaria di Micron vi sono, da un lato, la diminuzione della domanda relativa ai prodotti basati sulla tecnologia flash e, dall'altro, l'eccessiva presenza sul mercato di questi ultimi, che ne ha imposto, al fine di salvaguardare la competitività, dei prezzi troppo ridotti per assicurare sufficienti margini di profitto.
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