Non soltanto i più potenti di sempre, ma i nuovi Mac Pro (2013) di Apple si prestano a essere definiti anche come i Mac Pro più facilmente aggiornabili nella storia della casa di Cupertino.
Il dato emerge dalle seguenti foto mostrate in esclusiva nel Web su "OWC" (OtherWorld Computing) e riprese da "Cult of Mac".
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Nonostante un case innovativo, se non bizzarro, considerando la categoria a cui i nuovi desktop high-end di Apple appartengono, lo smontaggio dei componenti è infatti un'operazione fattibile in manaiera molto estesa.
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E, sorpresa, anche il prestigioso processore Xeon E5 di Intel non è saldato alla motherboard ma connesso mediante il classico socket LGA-2011, tanto di moda oggi nel microcosmo Intel, risultando dunque agevolmente rimovibile e sostituibile con una versione più performante.
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Ma non soltanto: anche le DIMM di RAM e i drive SSD non sono saldati e, di conseguenza, possono essere sostituiti. Come del resto le schede che ospitano le gpu FirePro D300, D500 e D700 di AMD, anche se in questo caso l'upgrade è più complicato, a causa della difficoltà di reperimento sul mercato di una versione più peformante delle stesse.
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Nel Web si è fatta subito strada l'idea di acquistare un Mac Pro 2013 equipaggiato con la cpu Xeon meno costosa (il prezzo di tale componente è quello che determina la maggiore oscillazione tra i costi dei vari modelli proposti dagli store Apple, ndr) per poi procedere con la sostituzione del chip. E un discorso analogo può essere esteso anche a RAM e SSD.
Che una simile strategia di aggiornamento vada a buon fine è, tuttavia, a oggi un'operazione tutta da verificare, poichè il produttore del sistema, invero, potrebbe aver implementato dei vincoli ad hoc a livello di firmware o OS.
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