I produttori di motherboard di primo livello, come ASUS, Gigabyte e MSI, hanno deciso di ridurre i prezzi delle motherboard basate sui nuovi chipset Intel 7 series, peraltro non ancora annunciati ufficialmente da Intel, analogamente ai processori "Ivy Bridge" per i quali sono stati progettati.
Una simile strategia è finalizzata ad accrescere, ai danni dei maker di secondo livello, la propria quota nel mercato delle motherboard per PC, che è sostanzialmente in una fase di recessione in termini di unità di prodotti commercializzati, puntando anche sulla potenzialmente elevata capacità di penetrazione di cui godrà la piattaforma Intel di nuova generazione, a valle dell'annuncio ufficiale.
Il calo dei prezzi delle motherboard si contrappone inoltre all'aumento, a livello globale, del costo del rame, una materia prima utilizzata per la realizzazione di numerosi componenti delle schede madri, tra i quali lo stesso PCB (Printed Circuit Board): con il mercato in crisi, aumentare il prezzo delle motherboard per fronteggiare il maggior costo del rame avrebbe essenzialmente compattato ulteriormente i volumi.
Anche se Intel lancerà i processori "Ivy Bridge" e i chipset della linea 7 series, tra cui quelli denominati Z77, Z75, H77, Q77, Q75 e B75, nella prima parte di aprile, molti motherboard maker di primo livello hanno già commercializzato soluzioni "7-based" in Europa (dove il calo del prezzo è compresso tra il 3% e il 10%) e in Cina.
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