La decisione presa dal governo cinese e volta a limitare il mining della criptovaluta - anche indicata con il termine "crackdown" - sta avendo inevitabili impatti sulle organizzazioni che avevano allestito delle farm per massimizzare il rendimento del mining.
Più in dettaglio, le organizzazioni cinesi che non riescono a resistere al ridimensionamento stanno sostanzialmente chiudendo i battenti e, inevitabilmente, vendendo i proprio sistemi, che includono le video card impiegate per il mining.
In particolare, in accordo al sito The Block, sarebbero disponibili sul mercato cinese ingenti quantità di schede video GeForce RTX 3060, ovviamente di seconda mano, acquistabili con un esborso equivalente a €228 con il tasso di cambio attuale.
La cattiva notizia è rappresentata dal fatto che queste schede grafiche sono generalmente commercializzate in stock molto numerosi e in ogni caso sono destinate al mercato cinese, a meno di quale sample che ha ottenuto una visibilità internazionale.
Oltre alle GeForce RTX 3060, anche i notebook equipaggiati con GPU RTX 3060, acquistati in origine dalle farm dedicate al mining, stanno arrivando sul mercato cinese dell'usato: il prezzo tipico è equivalente in questo caso a €890 con il tasso di cambio attuale.
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